del difficile attendere

stordiscono il profumo di tiglio

e caprifoglio

            sorpreso, il sole, ne ha sciolto il bianco-neve

nel verde acqueo

si perdono

le parole

l’abbaiare dei cani

e questa leggera brezza agli occhi

in un primo gemito d’estate

scivolano sulle rive

grovigli di pensieri

liberi ondeggiano in trasparenza

            tra poca ombra di ninfee

oltre l’orizzonte

il profilo di una quiete insolita

ha colori tenui

punto un dito al sole

poco più tardi alla luna

e il tempo dell’aspettare, ora, profuma di buono